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Fosa en el camino del cerro El Manar (1996/2010 GRAN)

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Washington ha fornito l’elettronica militare a Kiev fin dal 2010

11 maggio 2022

L’esercito russo ha sequestrato a Mariupol equipaggiamenti militari statunitensi la cui esportazione richiede un’autorizzazione scritta del governo USA. Si tratta di strumenti di comunicazione portatili estremamente sofisticati.
Dalla documentazione rinvenuta sul posto risulta che sono stati (...)

Giornale del cambiamento dell’ordine mondiale #11

Il prezzo del declassamento

di Thierry Meyssan

Damasco (Siria) | 18 ottobre 2016

Washington cerca di tenere le sue posizioni senza dover scatenare la Terza Guerra mondiale. Ma la scommessa sembra impossibile da reggere. Mosca le offre una via d’uscita in Siria e in Yemen. Ma se gli Stati Uniti scegliessero questa strada, dovrebbero abbandonare certi loro alleati.

Roland Dumas conferma i preparativi per la guerra in Siria fin dal 2010

17 giugno 2013

Invitato al programma "Ça vous regarde" (LCP), l’ex ministro degli Esteri francese Roland Dumas ha detto di essere stato avvicinato dagli inglesi nel 2010, vale a dire prima della "primavera araba", per sostenere una guerra contro la Siria nell’interesse d’Israele.
Le rivelazioni di Dumas (...)

Gas e petrolio nel Bacino di Levante

di F. William Engdahl

Francoforte (Germania) | 14 marzo 2012

l recente importante ritrovamento di petrolio e gas è destinato a cambiare radicalmente l’equazione geopolitica nella regione del Mediterraneo orientale e oltre. Per cominciare, ha trasferito Israele dalle stalle alle stelle, in termini di indipendenza energetica e di sicurezza. Il Libano (...)

La Gran Bretagna "riconfeziona" al-Qaida

14 febbraio 2012

Abu Qatada, l’uomo che era stato soprannominato "ambasciatore di Osama bin Ladin in Europa" dalla stampa anglo-sassone, e che si trova sulla lista delle persone legate ad al Qaida dal Comitato 1267 del Consiglio Sicurezza delle Nazioni Unite, è stato appena rilasciato, in libertà vigilata, in (...)

Censura in Gran Bretagna: come continuare a guardare Press TV

1 febbraio 2012

Nonostante la censura dell’Ufficio britannico delle comunicazioni che ha eliminato il canale
PressTV dalla piattaforma Sky, i telespettatori nel Regno Unito possono continuare a
guardare il canale notiziario attraverso altri satelliti o visitando vari siti web.
Potete guardare PressTV dal (...)

Washington affronta l’ira del popolo tunisino

di Thierry Meyssan

Beirut (Libano) | 24 gennaio 2011

Mentre i media occidentali celebrano la "Jasmine Revolution", Thierry Meyssan svela il piano statunitense per cercare di fermare l’ira del popolo tunisino e mantenere questa discreta retroguardia della CIA e della NATO. Secondo lui il fenomeno insurrezionale non è finito e la vera rivoluzione, (...)

Al-Manar ripete le rivelazioni sull’assassinio di Hariri

2 gennaio 2011

Al-Manar, emittente televisiva di Hezbollah, ha dato un resoconto dettagliato delle rivelazioni della rivista russa Odnako sull’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafiq al-Hariri.
La rete televisiva ha sottolineato che l’indagine dettagliata della rivista va controcorrente rispetto (...)

Chi trae vantaggio dalla rivoluzione in Kirghizistan? (4/4)

Washington e il futuro del Kirghizistan: assicurare un perno geostrategico

di F. William Engdahl

Francoforte (Germania) | 6 agosto 2010

Nella quarta e ultima parte del suo studio, F. William Engdahl spiega l’importanza geopolitica cruciale per gli Stati Uniti dei fatti di sangue in Kirghizistan. Per Washington, l’Asia centrale è una posizione chiave nella propria strategia di dominio globale, che si basa sulla militarizzazione (...)

Chi trae vantaggio dalla rivoluzione in Kirghizistan? (3/4)

La Russia e il futuro del Kirghizistan

di F. William Engdahl

23 giugno 2010

Nella terza parte del suo studio, F. William Engdahl esamina le questioni geopolitiche rappresentate dal Kirghizistan per la Russia, il secondo concorrente per il controllo dello spazio eurasiatico. Dato il blocco militare stabilito dalla NATO e gli Stati Uniti, un regime di neutro del (...)

Il pretesto climatico 3/3

L’ecologia finanziaria (1997-2010)

di Thierry Meyssan

Damasco (Siria) | 6 giugno 2010

Dopo essere servita a Henry Kissinger ed a Margaret Thatcher, la retorica ambientale è stata recuperata da Al Gore. Non si tratta di distogliere l’attenzione dalle guerre dell’impero US, né di restaurare la grandezza dell’impero britannico, ma di salvare il capitalismo anglosassone. In questa (...)

Il pretesto climatico 2/3

L’ecologia di mercato (1982-1996)

di Thierry Meyssan

Damasco (Siria) | 28 maggio 2010

Durante gli anni 80-90, l’ecologia è stata dissociata dalle questioni legate alla Difesa per confondersi con le problematiche economiche. In questa seconda parte del suo studio sulla storia della retorica ambientale, Thierry Meyssan analizza come le multinazionali hanno rovesciato la (...)

Storia del « Nuovo Ordine Mondiale »

di Pierre Hillard

Parigi (Francia) | 3 marzo 2010

Pierre Hillard racconta la storia di un movimento ideologico, che ha lasciato la sua impronta sui tentativi in corso di raggruppamento di Stati all’interno dei blocchi regionali e cerca di orientarli verso una forma di governance globale.
Il suo obiettivo non è quello di prevenire i (...)

Haiti: donazioni per pagare un debito abietto?

di Éric Toussaint , Sophie Perchellet

1 febbraio 2010

Una delle più grandi operazioni di soccorso della storia potrebbe essere molto simile a quella fatta dopo lo tsunami del 2004, tranne che il modello di ricostruzione adottato è radicalmente diverso. Haiti è stata parzialmente distrutta in seguito ad un terremoto di magnitudo 7. Tutto il mondo (...)

La « mano tesa » agli Africani

I tre errori di Barack Obama in Africa

di Éric Toussaint , Damien Millet, Aminata Barry Touré, Emilie Tamadaho Atchaca, Ibrahim Yacouba, Jean Victor Lemvo, Luc Mukendi, Solange Koné, Sophie Perchellet, Victor Nzuzi

29 luglio 2009

Barack Obama continua a migliorare l’immagine degli USA. In un discorso pronunciato a Accra al Parlamento ghanese, ha teso la mano agli Africani e si è impegnato ad aiutarli a vincere il sottosviluppo. Come nei messaggi precedenti del Cairo e di Mosca, questa retorica ha sedotto i media (...)

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